Perilla frutescens

Perilla frutescens

  • Famiglia: Lamiaceae
  • Fogliame: Deciduo
  • Categoria: Piante aromatiche
  • Consigliata per: Orto e Frutteto
  • Temperatura min.: -5 | 1 °C
  • Altezza: 0,1 — 0,5 metri
  • Terriccio: Bio per ortaggi, Bio per aromatiche
  • Larghezza: 0,1 — 0,5 metri
  • Esposizione: Soleggiata , Parzialmente ombreggiata
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Pianta erbacea annuale di origini asiatiche, molto diffusa in Giappone, Cina, Corea, presenta foglie ovali seghettate verdi o rosse, molto ornamentali, che in estate contrastano con i colori vivaci dei fiori. La perilla (Perilla frutescens), semirustica, ha rami robusti e foglie ovate, appuntite, profondamente dentate, rosso-porpora, che, quando vengono spezzettate, emanano un aroma speziato. In luglio-agosto sbocciano fiori bianchi, larghi 1 cm, riuniti in spighe lunghe 10 cm. Particolarmente ornamentali le foglie rugose e divise della varietà “Folliis Atropurpureis Laciniata”.

Consigli di coltivazione

La perilla richiede terreni fertili e posizioni ben soleggiate. Può essere coltivata sia in aiuola che in vaso. Le piantine seminate in febbraio-marzo in vasetti con composta da semi, dopo essere state ripicchettate, vanno trapiantate in maggio. Quando gli apici vegetativi delle piante giovani hanno raggiunto i 10 cm di altezza, si cimano.

Da non dimenticare

Utilizzata abitualmente come spezia, la perilla è apprezzata anche per le proprietà antiallergiche, antinfiammatorie e antiossidanti. Dalle infiorescenze in spighe si ottengono semi contenenti acido alfa-linoleico, polifenoli e flavonoidi, utilizzati per l’estrazione di oli alimentari ricchi di acidi grassi polinsaturi (utili per la prevenzione delle malattie cardiovascolari) e, a scopo terapeutico, per la preparazione di antiallergici.

Perilla frutescens: come e quando irrigare

La perilla richiede irrigazioni regolari e abbondanti in estate, ma solo quando il terreno è asciutto (in modo da evitare che l'acqua ristagni attorno alle radici). Meglio non bagnare le foglie, per ridurre i rischi di propagazione di malattie fungine: l'acqua va fornita vicino alla base della pianta, sia in piena terra che in vaso.

Per irrigare le piante aromatiche con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotare il tubo di una pistola multifunzione con getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua. 

La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità e bagnando alla base o sul terreno, senza bagnare le foglie delle piante. Si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).

Per le piante aromatiche in terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.

Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale per le piante aromatiche in vaso è  il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.

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